Oggi vi parlerò del personaggio più importante di Avengers (almeno per me), Capitan America e del suo scudo. Il fumetto è stato creato nel 1941 da John Simons e Jack Kirby poi distribuito da Marvel Comics. Vorrei concentrarmi sullo scudo di Capitan America e su come potrebbe essere prodotto oggi. Il materiale con il quale è stato realizzato è di fantasia, il vibranio, che proviene da una zona chiamata Wakanda. Parliamo della forma. I primi scudi nella storia dell’umanità erano realizzati in legno, poi sono passati a forme triangolari, cilindriche etc, ed anche il materiale è cambiato: prima il legno, poi ferro, acciaio e bronzo. Il vibranio è un materiale di fantasia estremanente leggero e resistente. Il primo scudo di Capitan America era realizzato in forma triangolare, poi ha assunto una forma circolare che è rimasta fino ad oggi. Lo scudo è unico, realizzato in un solo esemplare nel fumetto. Le tecnologie per realizzare uno scudo sono differenti e si possono produrre in diversi modi, dipende dal materiale usato e dal numero di pezzi. Ad esempio possiamo utilizzare la lavorazione CNC. Partiamo da un blocco di vibranio, lo si scava con una fresa fino a quando non si ottiene la forma di uno scudo. Si usa la fresatrice, questo strumento ha una punta che simula le caratteristiche del diamante. Il problema è che il vibranio è un materiale molto raro e non avremo la possibilità di avere materiale di scarto perché è raro e costoso. Un’altra possibile lavorazione è la pressofusione. Il metallo fuso entra in uno stampo che ha la forma di due conchiglie che sono la forma in negativo dello scudo. Il metallo entra, si solidifica, lo togliamo ed abbiamo un semilavorato da rifinire per la lucidatura e colorazione. Problema: la pressofusione si usa quando si fanno tanti pezzi, per la produzione di un pezzo è sconsigliato.
Si potrebbe utilizzare anche tornitura in lastra che prevede un tornio, una lastra ed una forma che riproduce lo scudo, ruotando con uno strumento non appuntito andiamo a dargli la forma. Lo scudo però ha spessori variabili che la tornitura in lastra non può ottenere
Un’altra alternativa è la stampante 3D perché oggi stampa anche metallo fuso. Quando il fumetto è stato creato non esistevano le stampanti 3D (ideate nel 1985). Oggi si potrebbe fare in questo modo ma costerebbe molto. E’ una tecnologia comunque possibile, la Boeing ad esempio realizza le turbina degli aerei stampate in 3D.
La fusione a cera persa e la fusione in terra potrebbero essere le tecnologie perfette.
Lo stampaggio a cera persa: creiamo la forma in cera utilizzando uno stampo in alluminio o resina. Il nostro oggetto è il 3% più grade rispetto ad uno scudo normale per quale motivo? Perché il metallo quando si fonde ha un ritiro elastico che dipende dal tipo di metallo. Abbiamo il nostro oggetto in cera, andiamo a ricoprirlo con del materiale refrattario lasciando solo un punto libero, lo giriamo e inforniamo. La cera si scioglie, giriamo nuovamente ed abbiamo il nostro materiale refrattario che all’interno è vuoto. All’interno andiamo a fonderci il metallo fuso di vibranio inserendolo all’interno del nostro oggetto. Una volta solidificato lo mettiamo un macchinario che vibra e spacca il materiale refrattario. Abbiamo un prodotto semilavorato, non finito, va lucidato. Questa tecnica si può fare anche solo per un pezzo come per il nostro scudo.
La fusione in terra può essere realizzata partendo sempre da una dima, una forma dello scudo più grande del 3% per gli stessi motivi di cui sopra. Abbiamo il nostro oggetto in questo caso in legno, andiamo a riempire la parte di sopra in sabbia , lo giriamo, togliamo la parte in legno (come i castelli di sabbia). Prendiamo un altro contenitore lo riempiamo di sabbia e mettiamo due bacchette di legno. Viene riempito tutto di sabbia ed argilla. Quando l’argilla si è solidificata attorno al nostro oggetto, togliamo il nostro scudo e le due parti in legno, ed in questo caso otteniamo due contenitori che sono il negativo del nostro scudo. Prendiamo le due parti, le mettiamo insieme ed abbiamo la forma in negativo. Il metallo fuso entra da uno dei fori mentre dall’altro esce l’aria. Attendiamo che il metallo si sia solidificato, ci vuole circa un giorno dipende dalle dimensioni. Successivamente spacchiamo l’argilla ed otteniamo il prodotto che è un semilavorato. Va quindi lucidato con diversi sistemi come ad esempio la burattatura oppure usando una molatrice, che ha una sorta di tessuto fatto con della polvera invidia oppure in diamante.
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