Nicola Mirotta si occupa di grafene per una start up innovativa, Graphene X
Cos’è il grafene? Si parte dalla grafite ovvero l’insieme di vari strati di atomi di carbonio, messi uno sull’altro, che viene chiamato, sintetizzato nel 2004, grafene. Se tu sfili uno di questi strati di atomi di carbonio dalla struttura della grafite (la grafite viene usata ad esempio per fare la punta delle matite), si ottiene il grafene. Dopo tanta ricerca e tanta teorizzazione nel 2004 due ricercatori dell’Università di Manchester, riuscirono ad isolare il grafene. Come? E’ interessante perché è stato fatto con lavoro di manovalanza, ovvero hanno preso un pezzettino di scotch ed hanno usato una particolare grafite chiamata grafite pirolitica stratificata, ed hanno cominciato a strappare la grafite con lo scotch e sono riusciti a strappare l’unico strato di grafene. Poi con uno speciale microscopio si sono resi conto di essere davanti ad un materiale mai scoperto prima. Nel 2009 infatti questi due ricercatori vincono anche il Premio Nobel per la Fisica per questa scoperta. Sono passati 17 anni dalla scoperta ed a che punto siamo? L’Europa essendo molto innovatrice ha deciso di investire 1 miliardo di euro in un progetto, Graphene Flagship, che si concluderà nel 2023.
Il grafene porterà tantissime innovazioni in tanti ambiti, dal casco per la motocicletta al grafene usato per le mascherine anti covid o per le giacche da sci, però le implicazioni maggiori sono nella micro elettronica e nell’elettronica in generale e la creazione di un chip e processori.
Continua a vedere l’intervista sul primo canale Youtube dedicato alla storia del design.