Chi è Mauro Porcini? Mauro Porcini è un sognatore, sia sulla mia vita privata che sul lavoro, continuo a sognare. Sono a capo del design ed innovazione di Pepsi, ho team di designers in 12 paesi nel mondo che ho fatto crescere negli ultimi 9 anni creando la funziona di Design dal niente così come feci in 3M nei 10 anni precedenti. Ho studiato al Politecnico di Milano, Industrial Design. Ho iniziato nel 94/95. Nel 1998 sono andato al National College of Art and Design di Dublino per un anno. A Dublino mi ritrovo in una realtà piccola rispetto al Politecnico, non c’erano le tecnologie, si lavorava molto nei laboratori, si facevano prototipi, dalla strategia sono passato alla manualità. Mi sono laureato con una tesi sulla Phillips, design e tecnologia. Ho iniziato dopo a lavorare sul design per Phillips. Poi incontrai Claudio Cecchetto, grande talent scout, e con lui ho creato una società per fare design. Lui veniva dalla musica io un neo laureato, lui era intrigato dal mondo digitale ed internet. Per quasi tre anni lavorammo insieme, partendo dalla musica e lavorando sull’immagine digitale tipo 883, Jovanotti etc in realtà quello che Claudio voleva fare, era innovare. Lui è stato uno dei miei più grandi mentori. Voleva creare qualcosa che non esisteva. Abbiamo lavorato sul concetto di moneta digitale con Energy Bank, era il 2000, era troppo presto e poi su una serie di prodotti nuovi inesistenti nel campo dei prodotti digitali. Per me innovazione è uno stato mentale, un modo di vivere. Ecco perché m’identifico come sognatore perché l’innovatore è un sognatore che si applica mettendo in pratica quel sogno.
Cosa significa per te design? La parola design è molto fraintesa nella nostra società, spesso è sinonimo di stile. Nel mio libro “l’età dell’eccellenza” parlo proprio delle varie interpretazioni del design. Il passaggio successivo è funzione e design, è già un passo avanti, forma e funzionalità da produrre in serie. Il passo successivo poi è quello di creare esperienza e lavorare sui tre cardini, desiderabilità, redditività e fattibilità, i tre pilastri dell’innovazione. La terza definizione di design quindi è una disciplina, un modo di pensare che faccia innovazione.
Continua a vedere l’intervista a Mauro Porcini sul primo canale youtube dedicato al mondo del design.