La scuola del Bauhaus ha creato molti oggetti che sono ancora presenti sul mercato, fra questi la lampada da tavolo MT8 creata nel 1924. Fu prodotta nelle officine meccaniche all’interno della scuola. La lampada è così importante nella sua semplicità e rappresenta perfettamente la concezione della scuola del Bauhaus: la forma segue la funzionalità ovvero realizzare qualcosa in base alla funzione che deve avere. Si toglie dunque tutta la decorazione per focalizzarsi sulla funzione dell’oggetto.
E’stata progettata da due designers tedeschi Karl Jucker e Wilhelm Wagenfeld. La lampada è formata da una base circolare ed un stelo in metallo con sopra una parte in metallo che tiene una semisfera in vetro opaco. Il tutto è stato realizzato in modo artigianale ma pensando ad una produzione industriale.
La base è stata realizzata grazie alla tecnica della punzonatura, quindi uno strumento in metallo che va ad imprimere una forma, in questo caso circolare, tale da lasciare un segno sul un foglio metallico, creando un taglio all’interno del foglio. Oggi si potrebbe ottenere la stessa lavorazione con la tecnica del taglio laser o pressofusione.
Lo stelo è un tubo metallico che all’estremità è filettato, per quale motivo: per avvitare lo stelo alla base. Perché usare proprio la forma di un tubo? Perché era facile da reperire sul mercato, c’era solo da lavorare per ottenere i filetti all’estremità. Inoltre il tubo metallico pesa poco e da la possibilità di far passare il filo elettrico all’interno, esteticamente quindi non vediamo la parte elettrica. Sopra abbiamo una base filettata realizzata con una punzonatura e imbutitura. Oltre al taglio viene fatta una seconda lavorazione nel quale andiamo a dare una forma, in questo caso una forma di bicchiere, molto basso, è la parte che dovrà sostenere la lampada. La parte in vetro è stata lavorata in maniera tale da creare una semisfera. Come è stata realizzata? Ci sono due possibilità, o andiamo a fondere il vetro e lo mettiamo in uno stampo oppure si va a soffiare eliminando le parti in eccesso. Probabilmente è stata usata la prima opzione. E’ stata fatta una sorta di satinatura per render opaco il vetro perché la luce deve trasparire ma non si deve vedere la lampadina. La base della lampada e la base che sostiene il vetro hanno la stessa dimensione per dare un equilibro a questo oggetto.
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