Fra pochi giorni inizierà la seconda parte della stagione del Campionato del Mondo di F1. I principali team hanno ormai ultimato la preparazione dell’auto 2022. Ma come si prepara un team di F1 alle nuove sfide? Quali strumenti può usare per ottimizzare l’aerodinamica? Lo abbiamo chiesto a Paolo Marabini, Chief Designer del team Alphatauri attualmente sesta forza del campionato mondiale 2021
Fino all’anno scorso abbiamo usato una nostra galleria del vento in UK che era una galleria in scala al 50% ed eravamo l’unico team in F1 ad usare una galleria con quella scala. Gli altri usano una galleria in scala al 60%. Da quest’anno stiamo utilizzando la galleria della Red Bull che a medio lungo termine porterà vantaggi perché può sembrare poco un incremento del 10% del modellino in scala da usare ma i dati che derivano dalla galleria sono molto più attendibili. Perché non realizzare gallerie del vento al 100% mi chiederai? Da una parte i costi esagerati e dall’altra i regolamenti. In passato si è fatto per cercare validazione di componenti studiati prima su una galleria in scala ma i costi sono davvero esorbitanti. Anche la galleria rientra nel budget cup nel senso che ci sono limiti di tempo di utilizzo per ogni team. Abbiamo una moltitudine di componenti testati in galleria quindi realizzarle i componenti in scala 1:1 avrebbe dei costi esagerati. Di solito quello che va bene in galleria va bene anche in pista, magari non ci sono gli stessi vantaggi attesi. A volte può andare leggermente meglio o leggermente peggio che in galleria. E’ giusto dire che molti anni fa le macchine avevano pochissima strumentazione in pista quindi il feedback del pilota era fondamentale. La sensibilità del pilota faceva la differenza. Oggi abbiamo sensori di pressione su tutta la macchina che misura il carico aerodinamico in tempo reale, abbiamo una moltitudine di dati. Il pilota è ancora fondamentale perché il feeling del pilota non te lo misura nessun sensore, noi misuriamo tutto dal muretto ma la sensazione del pilota è fondamentale. Certo è che anni fa ti dovevi fidare molto del pilota per indirizzare il lavoro, oggi invece possiamo indirizzare il pilota nei suoi commenti. Se il pilota dice “qui ho sottosterzo”, io lo misuro, ho dei canali per verificare quello che dice e quindi cerco di andare a fondo nei commenti suoi e cerco di interpretarli al meglio provando a dargli un set up diverso.
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