La giunzione del legno è una parte fondamentale per chiunque volesse intraprendere la creazione di un mobile, o quantomeno la giunzione di due parti separate in materiale naturale. Presenta le seguenti caratteristiche:
Esistono configurazioni standard presenti sul mercato: ma che possono essere personalizzate sia dal punto di vista estetico che funzionale.
I giunti possono essere irrobustiti con spine, cioè dei piccoli chiodi in legno che vengono inseriti tra le due estremità. Prima di essere fissate, le parti da unire devono essere perforate in modo tale da posizionare le spine.
La giunzione in legno può anche essere rinforzata con viti, oppure chiodi.
Una caratteristica molto importante da tenere in considerazione, è il fatto che l’unione di due parti in legno deve essere fatta lungo la direzione della fibra in quanto la giunzione del legno serve ad evitare il restringimento o l’espansione del legno.
La qualità finale di questa lavorazione dipende dall’abilità dell’operatore: è un operazione che può essere svolta anche dalla macchina a controllo CNC (per quanto riguarda la realizzazione delle sagome che andranno ad incastrarsi) , ma la giunzione del legno viene fatta sempre manualmente.
Grazie a questa lavorazione è possibile allungare oppure allargare una porzione di oggetto realizzato in legno; si può modificare la direzione che prenderà la fibra in futuro, oppure ridurre la tendenza del legno a torcersi.
La giunzione del legno può essere realizzata con i seguenti materiali: rovere, frassino, faggio, pino, acero, castagno e betulla.
E’ un tipo di lavorazione eco-compatibile e riciclabile al 100%, infatti gli scarti possono essere recuperati per creare energia sotto forma di combustione. Nella maggior parte dei casi le lavorazioni derivanti non richiedono impianti, ed i tempi di lavorazione dipendono dalla complessità del prodotto e dall’abilità dell’artigiano.
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